Crostata di pesche e frutta oleosa senza cottura
In questo periodo la campagna è all’apice della sua generosità, gli orti abbondano di verdura e gli alberi sono talmente carichi di frutta che fanno venire l’acquolina in bocca solo a guardarli.
Dato che le pesche acquistate qualche giorno fa al mercato contadino hanno deciso di maturare tutte insieme ho “dovuto” preparare una torta, senza cottura però, perché chi ha voglia di accendere il forno in questi giorni?
In passato ero molto golosa e non mi facevo mai mancare qualcosa di dolce in casa, un’abitudine ereditata anche da mia mamma. Con il tempo però la mia alimentazione è molto cambiata e oggi i dolci non mi attirano quasi più, o meglio, solo alcuni mi fanno veramente venire la voglia di mangiarli. In genere sono dolci molto più semplici e soprattutto molto meno dolci di quelli che mi piacevano un tempo.
Questo per dire che quando cambiamo il modo in cui ci nutriamo in una direzione che risponde meglio alle nostre esigenze fisiologiche, si affina la nostra capacità di sentire istintivamente ciò di cui abbiamo realmente bisogno. Spesso accade che un alimento che un tempo ci sembrava senza sapore perché troppo poco elaborato, entri a fare parte dei nostri piatti preferiti e ci regali una soddisfazione che mai avremmo potuto immaginare.
Come in altri aspetti della vita, anche in ambito alimentare non mi piace e non riesco proprio a seguire pedissequamente una sola teoria o scuola di pensiero perché anche quando mi sembrano perfette ad una prima sommaria osservazione, trovo poi punti meno convincenti e a volte contraddittori nel momento in cui le approfondisco. Così è stato per l’alimentazione crudista, della quale in passato ho seguito i principi di base senza tuttavia adottarla nella sua totalità. Sebbene me ne sia poi distaccata integrando nella mia quotidianità vari tipi di cottura non aggressivi, ogni tanto mi lascio ancora ispirare da qualche preparazione crudista, soprattutto in estate.
Ho assaggiato diversi dolci crudisti e pur trovandoli buoni al gusto, solo pochi mi piacciono a tal punto da desiderarli. Il mio preferito è il gelato crudista che in estate preparo spesso anche perché è molto versatile e si può declinare in tante profumazioni diverse. Altri invece, essendo in genere molto ricchi di frutta oleosa e frutta secca, sono per me troppo densi e difficili da digerire, anche se molto dipende da come vengono preparati (reidratazione dei semi, della frutta essiccata, eccetera). Questo esperimento però è riuscito bene e mi è piaciuto.
Lascio la ricetta che si potrà aggiustare e variare a proprio piacere, magari usando altra frutta di stagione. È un dolce semplice e abbastanza veloce da preparare. Contiene solo zuccheri presenti naturalmente nella frutta e nel miele (tra l’altro, il miele usato per macerare le pesche si può anche omettere), molto più salutari degli zuccheri raffinati e concentrati che si trovano in commercio.
Crostata di pesche e frutta oleosa senza cottura
Ingredients
Ingredienti per la base
- 1 e ½ tazze di nocciole (o mandorle)
- 2 cucchiai di cocco in scaglie
- 10 datteri (denocciolati)
Ingredienti per la crema
- 4 pesche (di cui una tagliata a pezzi e le altre a fette)
- 1 banana
- 1 cucchiaio di cuticola di psillio (o di semi di chia)
- ½ limone (succo)
Ingredienti per macerare le fette di pesca (facoltativo)
- 1 cucchiaio di miele
- ½ limone (succo)
Instructions
- Immergere i datteri in acqua e lasciarli in ammollo per almeno un'ora (o per una notte).
- Tritare le nocciole. I puristi le avranno prima reidratate e poi essiccate per "attivarle": questo passaggio serve per inibire o inattivare almeno in parte gli anti-nutrienti presenti nei semi e allo stesso tempo avviare una predigestione di zuccheri e proteine. In questo caso l’essiccazione dopo l’ammollo è necessaria per ottenere una base abbastanza consistente e compatta.
- In un mixer frullare le nocciole tritate, la noce di cocco in scaglie e i datteri sgocciolati. Mescolare fino ad ottenere un impasto che “si attacca” alle dita (tipo quello che si usa per preparare un crumble), facendo delle pause per non affaticare il motore. Può essere necessario aggiungere qualche cucchiaio di acqua di ammollo dei datteri.
- Stendere il composto in una teglia premendo bene sul fondo con le mani e metterlo a riposare in frigorifero o nel congelatore il tempo di preparare la crema di frutta.
- Tagliare a fette le pesche e lasciarle macerare in un cucchiaio di miele diluito con il succo di mezzo limone. Questo passaggio, che si può anche tralasciare, serve ad evitare che la frutta si ossidi e tenda ad annerire, oltre a renderla più dolce.
- Per la crema: frullare la pesca tagliata a pezzi con la banana ben matura (buccia con puntini neri), il succo di limone e lo psillio (o i semi di chia). Quest’ultimo (come i semi di chia) darà una consistenza più ferma e gelatinosa alla crema. Se il sapore non fosse abbastanza dolce si può aggiungere un po’ di miele.
- Togliere la base dal frigorifero, stendere la crema di frutta e ricoprirla con le fette di pesca lasciate macerare nel miele e nel succo di limone. Cospargere con granella di nocciole e lasciare riposare qualche ora in frigorifero per fare in modo che la torta si solidifichi e sia più facile da servire.
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