Alcune idee da rivedere sulla qualità del sonno
Una delle domande che rivolgo sempre ai miei pazienti durante la prima visita è: “Come dormi? Come ti senti quando ti svegli al mattino?”. Sembra banale, ma la risposta a questa domanda rivela molto più di quanto si possa immaginare sullo stato di salute di una persona.
Perché è importante la qualità del sonno?
Nonostante si abbia l’impressione che tutto sia a riposo e non accada nulla, mentre dormiamo si succedono almeno quattro importantissimi processi:
- assimilazione dei nutrienti,
- eliminazione delle tossine e dei residui metabolici,
- riparazione dei tessuti,
- ricarica energetica.
Resta però da definire quali caratteristiche dovrebbe avere un buon sonno ristoratore affinché queste fasi si svolgano correttamente. Alcune idee a questo proposito sono in realtà dei luoghi comuni che andrebbero un po’ rivisti. Ti spiego perché.
Numero di ore di sonno necessarie
Normalmente si dice che una persona debba dormire un certo numero di ore per notte senza tenere conto della qualità del sonno. Questo equivale a dire che una persona deve introdurre un certo numero di calorie al giorno senza prendere in considerazione cosa mangia esattamente. Ci sono persone che dormono solo 4 o 5 ore per notte e si svegliano in piena forma, con energia sufficiente per tutta la giornata. Altre ne dormono 10 e si sentono comunque stanche, cioè non hanno avuto un sonno di qualità.
Il numero di ore indispensabili per sentirsi bene dipende anche da quanto ci si stanca durante la giornata. Una persona che lavora all’aperto e fa un lavoro pesante fisicamente probabilmente crollerà alle 9 di sera e non si sveglierà fino al giorno successivo, mentre chi fa un lavoro sedentario e non fa altro movimento è probabile che la sera vada a letto più tardi e abbia un sonno più disturbato.
Un sonno discontinuo è sempre qualitativamente inferiore?
Un’altra idea è che il sonno ininterrotto sia migliore del sonno discontinuo. Ma è davvero così? A volte ci si sveglia per andare in bagno ma lo si fa in uno stato molto meno vigile che durante il giorno, come se fosse un’azione automatica, per poi ritornare a letto e riprendere immediatamente il sonno da dove si era interrotto. Per altri non è così e possono passare anche ore prima che si riaddormentino. In entrambi i casi si tratta di sonno interrotto ma con modalità ed effetti molto diversi.
È utile recuperare il sonno perso nel fine settimana?
Non c’è niente di male a riposarsi per due giorni, ma dormire troppo nel weekend farà alterare il ritmo circadiano, cioè l’orologio biologico interno, rischiando di creare uno stato di maggiore fatica durante la settimana successiva. Inoltre, spesso nel fine settimana non si hanno delle buone notti di sonno ristoratore ma si va a letto molto tardi e si dorme fino a mezzogiorno il giorno dopo. Questo perturba il cervello e, appunto, l’orologio interno dell’organismo, che non capisce più cosa stia succedendo.
A proposito di idee da rivedere, faccio una breve digressione per raccontare un’esperienza personale che dimostra quanto le nostre convinzioni (spesso assimilate da altri) possano influenzare ciò che si manifesta nella nostra vita, anche a livello del benessere psico-fisico. Ho passato recentemente un periodo in cui non riuscivo a dormire, o meglio mi addormentavo rapidamente ma mi svegliavo molto presto, nel cuore della notte. Mi preoccupavo di quanto mi sarei sentita stanca il giorno dopo ed era puntualmente ciò che accadeva, finché ho deciso di smettere di preoccuparmi e ho pensato: “Se mi sveglio presto ho davanti a me una giornata più lunga, cosa posso fare per impiegare al meglio questo tempo?”. Ho così deciso di infilarmi tuta e scarpe da ginnastica e andare a camminare, scoprendo che mi piace molto iniziare ogni nuovo giorno in questo modo, tanto che se non lo faccio ne sento la mancanza.
Se non si ha voglia di uscire quando ancora fa buio, si possono fare altre attività: preghiera, esercizi a terra, stiramenti, esercizi di respirazione, annotare idee per nuovi progetti di lavoro o di vita, programmare una futura vacanza, leggere un libro, cucinare, pulire le verdure, eccetera. Nel silenzio del primo mattino c’è qualcosa di magico, una forza che difficilmente si sente in altri momenti della giornata. Avere l’opportunità di apprezzarla è un grande regalo.
Per concludere questa prima parte, ciò che veramente indica se il sonno è di qualità è come ci si svegli la mattina. Se ci si sente stanchi, senza energia e senza alcuna voglia di alzarsi dal letto, è probabile che ci sia qualcosa nel proprio stile di vita attuale che impedisce un buon recupero notturno. Un prossimo articolo riguarderà alcuni consigli per migliorare la qualità del sonno in modo naturale, senza ricorrere a farmaci.
gloria
6 Febbraio 2018 at 22:09Ciao Simona, leggo molto volentieri i tuoi post sono sempre molto interessanti. Io la mattina mi sveglio sempre stanca eppure dormo continuativamente e la sera prima di andare a dormire cerco di rilassarmi leggendo un libro, funziona e dormo, ma la mattina faccio una fatica! Boh, c’è sicuramente qualcosa che non va, sto indagando.
Gloria
Simona Grossi
7 Febbraio 2018 at 9:15Ciao Gloria,
grazie per il tuo commento. Non conoscendoti, non sapendo nulla del tuo stile di vita e da quanto tempo è presente questo stato di stanchezza, mi è difficile dire quali potrebbero essere le ragioni. Potrebbero esserci cause fisiche, per esempio carenze (vitaminiche, di minerali, ecc.), scompensi ormonali, alimentazione non adeguata alla tua costituzione, insufficiente eliminazione, con conseguente appesantimento dell’organismo, o altro ancora. Oppure (magari in concomitanza) potrebbero influire fattori psico-emotivi. A volte le preoccupazioni, che possono riguardare la vita personale e/o lavorativa nostra o di persone a noi vicine, assorbono tanta energia, facendoci sentire svuotati e senza forze anche dopo il riposo notturno, cioè quando dovremmo essere nel momento di maggiore vigore. Fai bene comunque ad indagare cosa sia all’origine della tua stanchezza, è un sintomo attraverso il quale il tuo corpo sta cercando di dirti qualcosa, è importante ascoltare e comprendere di cosa si tratti.