Rimedi naturali per influenza e raffreddore
Come ogni anno in questo periodo è arrivata l’influenza e sui giornali fioriscono consigli e rimedi, oltre all’eterna diatriba tra chi è a favore del vaccino antinfluenzale e chi è contro.
In pochi però dicono che la vera prevenzione è quella che si fa durante tutto l’anno e che per passare l’inverno senza “prendere” il virus dell’influenza ci si prepara in estate e in autunno con una buona disintossicazione, rinforzando il sistema immunitario in modo naturale e riducendo tutte le cattive abitudini che rappresentano uno stress a livello fisico, mentale ed emotivo, indebolendo le nostre difese e quindi esponendoci al rischio di infezioni da parte di microrganismi potenzialmente patogeni.
Il problema, infatti, non è il virus al quale ogni anno si addossa l’intera responsabilità di mettere a letto migliaia di persone, ma se tale virus additato come “cattivo” troverà o no il terreno adatto sul quale proliferare. Se non fosse così non si spiegherebbe perché in un gruppo di persone che vivono o lavorano nello stesso ambiente e vengono a contatto con lo stesso microrganismo, alcune manifestano i sintomi dell’influenza e altre no. Il virus che le contagia è il medesimo ma il loro terreno, ovvero l’insieme di liquidi, cellule e tessuti che costituiscono un organismo, non sono qualitativamente identici. In alcuni casi, quando tutto funziona a dovere, il virus passa, osserva e se ne va, o viene messo alla porta dalle efficaci sentinelle del nostro sistema immunitario; in altri casi, invece, si ferma e prolifera indisturbato perché trova le condizioni favorevoli.
È utile il vaccino antinfluenzale? È efficace? È molto più opportuno agire a monte rinforzando le difese dell’organismo, anche perché il vaccino è specifico di anno in anno per il virus dell’influenza in circolazione ma non copre l’organismo contro quelli parainfluenzali, i cugini del virus che si scatenano già tra la fine dell’estate o quando l’inverno è mite. Inoltre anche le persone vaccinate spesso si ammalano, manifestando sintomi simili ma meno intensi rispetto a quelli dei non vaccinati. Il discorso riguardante l’utilità del vaccino antinfluenzale può essere diverso per persone immunodepresse.
Trovandoci ormai nel mezzo della stagione invernale, pensare alla prevenzione è tardi (si può comunque iniziare a farla per l’anno prossimo) ma si può agire per alleviare i sintomi e favorire la guarigione qualora ci si ammali. Ecco alcuni rimedi naturali per influenza e raffreddore. Altri suggerimenti utili sono disponibili nell’articolo Come non ammalarsi in inverno: è possibile?.
1. Prima di tutto è necessario tanto riposo: il corpo potrà così veicolare tutta l’energia disponibile per purificarsi e combattere la proliferazione virale. Non sforzarsi di mangiare se non si ha appetito. Un digiuno totale o parziale libera energia (quella normalmente usata per digerire) per favorire il processo di guarigione.
2. Gli antibiotici in caso di influenza sono inutili perché è provocata da un virus. In genere vengono prescritti se c’è una complicanza respiratoria (bronchiti, sinusiti e polmoniti) provocata da batteri. Usarli se non è necessario, come è avvenuto negli ultimi decenni, può portare alla comparsa di resistenze nei batteri con conseguenze gravi per la salute collettiva perché alcuni batteri che avrebbero potuto essere bloccati da un antibiotico non lo sono o non lo saranno più. Esistono numerosi prodotti naturali ai quali si può ricorrere per alleviare i problemi dell’apparato respiratorio, alcuni dei quali hanno anche proprietà antibiotiche e antivirali: i prodotti dell’alveare, le piante espettoranti, gli oli essenziali da usare per via esterna (topica o per inalazione) e, più in generale, le piante depurative che, aprendo gli organi emuntori, alleggeriscono il carico di tossine che intasano le vie respiratorie. Quando c’è un problema alle vie respiratorie è infatti importante sorvegliare la funzionalità dell’intestino e dei reni.
3. Tra i rimedi naturali c’è senz’altro la vitamina C che si trova in frutta e verdura, in particolare crucifere, kiwi, agrumi oppure da assumere sotto forma di superalimenti (superfoods) e/o integratori alimentari.
4. Bere tanto aiuta ad eliminare le tossine, sia quelle precedenti all’infezione che quelle rilasciate dal virus. È preferibile assumere liquidi caldi come tisane depurative o un brodo di ossa, come insegnavano le nostre nonne.
5. Piante come echinacea e sambuco rinforzano il sistema immunitario mentre per aiutare il sistema respiratorio vanno bene la tussilagine, il timo, con azione espettorante, l’eucalipto, il rosmarino, eccetera. Le piante espettoranti possono essere assunte per via interna oppure per via esterna sotto forma di oli essenziali da massaggiare sul petto e sulla schiena o da inalare facendo dei suffumigi.
6. Via libera a curcuma, zenzero, aglio e cipolla: posseggono azione antibatterica e antivirale. Lo zenzero è ricco, tra l’altro, di acido acetilsalicilico, il principio attivo dell’aspirina. Con questi ingredienti si può preparare un infuso che è un vero portento se preso quotidianamente e più volte al giorno, come se fosse uno sciroppo. Per migliorare il gusto e rendere l’infuso ancora più efficace è possibile aggiungere la buccia di limone e un po’ di miele per addolcire.
7. Per abbassare la temperatura aiuta fare un bagno caldo ad una temperatura inferiore di uno o due gradi a quella corporea. Se, per esempio, c’è la febbre a 39 gradi ci si può immergere in acqua calda a 37-38 gradi per alcuni minuti. Naturalmente se la temperatura supera i 40 gradi è opportuno consultare un medico.
8. Un’ultima considerazione riguardo al contagio: si è contagiosi quando il virus è in incubazione, cioè durante il lasso di tempo che intercorre tra l’infezione/proliferazione all’interno della cellula e la comparsa dei primi sintomi, che in genere includono: stanchezza, mal di testa, brividi, dolori muscolari e ossei, mal di gola, naso che cola. Per evitare di contagiare altre persone con cui si viene a contatto, è opportuno lavare spesso le mani, coprire naso e gola ogni volta che si starnutisce o tossisce, sciacquandosi le mani subito dopo. Pensare inoltre ad usare preferibilmente fazzoletti monouso e a buttarli in una pattumiera chiusa dopo averli usati, poi lavarsi le mani.
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