Granola croccante di semi, cocco e cachi
Una granola croccante di semi, cocco, cachi… e non solo. Che strana combinazione! Tutto parte dal mio rapporto altalenante con i cachi, frutti con i quali alterno periodi in cui li amo, altri in cui non mi attirano minimamente e altri ancora di neutralità.
Ora mi trovo in quest’ultima fase. Non andrei a comprarli ma avendo due piante di cachi in giardino ogni tanto ne uso qualcuno per dolcificare qualche dolcetto. I rimanenti li regalo ai vicini che li apprezzano molto più di me. Quest’anno ho provato a fare un po’ di esperimenti, inserendoli per esempio nei pancake, nei biscotti proteici o nella granola, di cui ti parlerò tra un attimo. Prima vorrei spendere due parole su questo frutto coloratissimo arrivato a noi dall’oriente.
Tra le altre cose è ricco di sali minerali come potassio, fosforo, magnesio, sodio, tracce di selenio e di manganese. Contiene considerevoli quantità di vitamina C e betacarotene, precursore della vitamina A. Il frutto maturo è un ottimo rimedio contro la stitichezza per la sua azione lassativa. Quando è acerbo invece esercita l’effetto contrario, dovuto principalmente alla presenza di tannini con azione astringente. Ai tannini si deve anche la tipica sensazione di “legare in bocca” (almeno dalle mie parti si dice così perché si ha la sensazione di avere la bocca impastata quando si mangia un cachi acerbo).
Il cachi esercita un’importante attività protettiva nei confronti di fegato, milza, pancreas, stomaco ed intestino. La principale controindicazione è che si tratta di frutti molto zuccherini, da consumare con moderazione quindi, in modo particolare da parte di persone che soffrono di sovrappeso, resistenza insulinica o diabete.
Leggendo un po’ in rete ho scoperto che il cachi si può tagliare a fettine ed essiccare. Non mi sembrava possibile per la sua consistenza troppo “molle” quando è maturo. Proprio per questo è un’operazione da fare quando i frutti sono ancora un po’ acerbi. Per quest’anno è tardi, cercherò di ricordarmene l’anno prossimo.
Un’altra possibilità (valida anche per altri frutti) consiste nel frullare i cachi maturi, stendere la crema su fogli di carta forno e farla essiccare in un essiccatore (oppure nel forno alla temperatura minima) per 8-10 ore, o il tempo necessario. Si ottengono così fogli di cachi dello spessore desiderato, un po’ gommosi, da utilizzare in vari modi: si possono tagliare a quadretti o arrotolare e affettare a rondelle da mangiare come “gelatine di frutta” oppure farcire a piacere, tipo millefoglie, per esempio con una crema a base di banane, crema di mandorle e cacao crudo. L’essiccazione è un ottimo modo per conservare frutta e verdura, soprattutto quando abbondano negli orti e nei giardini nello stesso momento.
Nella cultura contadina i cachi venivano raccolti acerbi e sistemati nella paglia vicino alle mele per farli maturare perfettamente. L’accostamento sviluppa etilene, una sostanza gassosa che accelera il processo.
Come dicevo all’inizio, ho provato ad usarli nella granola, una sorta di muesli croccante fatto in casa, che in genere dolcifico con una purea di mela cotta frullata. In questo caso l’ho sostituita con la polpa di cachi ben maturi. Ecco come ho proceduto.
Granola croccante di semi, cocco e cachi
Ingredients
- 100 grammi di fiocchi di quinoa (oppure miglio, avena, amaranto, ecc.)
- 40 grammi di cocco in scaglie
- 30 grammi di semi di zucca
- 30 grammi di semi di girasole
- 100 grammi di mandorle
- 50 grammi di noci
- 50 grammi di noci pecan
- 350 grammi di cachi (polpa)
- 30 grammi di uvetta
- 1 cucchiaino di semi di anice
- 1 cucchiaino di coriandolo (in polvere)
- 1 cucchiaino di cannella (in polvere)
- 1 pizzico di sale integrale
Instructions
- Reidratare mandorle, noci, noci pecan, semi di zucca per alcune ore (o tutta la notte), scolarli, sciacquarli e tritarli grossolanamente a coltello.
- Dopo avere reidratato le mandorle togliere la pellicina, si elimina molto facilmente schiacciando la mandorla tra indice e pollice. Non è un passaggio indispensabile ma per alcune persone con intestino delicato e/o infiammato la pellicina può essere irritante.
- A parte reidratare i semi di girasole, scolarli e sciacquarli.
- Reidratare l’uvetta, scolarla e sciacquarla. Tenere da parte l’acqua dell’ammollo.
- Versare i semi e la frutta a guscio in una ciotola ampia insieme ai fiocchi e al cocco in scaglie.
- Sbucciare i cachi (ne servono circa due), frullare la polpa (o renderla omogenea con una forchetta) e incorporarla agli altri ingredienti nella terrina.
- Se il composto è troppo secco aggiungere un po’ di acqua di ammollo dell’uvetta.
- Versare l’impasto in una teglia foderata con carta da forno, con altezza di 1 cm circa.
- Infornare per 30-35 minuti a 140°C. È preferibile usare una temperatura piuttosto bassa per rovinare il meno possibile i delicati acidi grassi essenziali dei semi oleosi.
- Togliere dal forno, aggiungere l’uvetta reidratata e rigirare con un cucchiaio o una forchetta.
- Infornare per altri 10-15 minuti, finché il composto risulterà asciutto e croccante.
- Versare la granola in un vaso di vetro e conservarla in un luogo fresco e asciutto.
- Al bisogno, mettere qualche cucchiaio di granola in una tazza, aggiungere un latte vegetale a piacere (di mandorle, di sorgo, eccetera) e un po’ di frutta di stagione ben matura o leggermente cotta. Può essere un’idea per una colazione saziante e non troppo dolce.
Ancora nessun commento