Simona Grossi, biologa nutrizionista
Sono nata in provincia di Reggio Emilia. Dopo essermi laureata in Scienze Biologiche all’Università di Parma, ho continuato i miei studi di Dottorato in Biologia Molecolare in Francia e in Svizzera, dove ho lavorato per vari anni come ricercatrice presso le Università di Ginevra e Losanna.
Il mio lavoro in laboratorio, pur avendo rappresentato un’esperienza importante e gratificante, è sempre stato molto teorico e specialistico. C’è stato un momento in cui ho sentito la necessità di dirigermi verso un tipo di ricerca di più ampio respiro, che considerasse l’uomo nella sua interezza.
Spinta dalla curiosità, ho approfondito lo studio di varie discipline, tra le quali la Programmazione Neuro Linguistica (PNL) e il Wellness Coaching (Educazione alla Salute). Alcune di esse mi hanno fornito validi strumenti e conoscenze. Tuttavia, l’insegnamento più importante che ho tratto da tali esperienze è stata l’acquisizione di una maggiore consapevolezza per discernere quale via seguire e cosa lasciare da parte. Comprendere le basi dell’ipnosi e della PNL, per esempio, mi ha permesso di capire meglio in che modo funziona e viene manipolata la cosiddetta comunicazione di massa e quindi come cercare di mettersene al riparo.
Il conseguimento del Diploma di Naturopatia presso la scuola di Pierre-Valentin Marchesseau, in Francia, ha rappresentato un’altra tappa del mio percorso. Dopo avere trascorso parecchi anni facendo ricerca universitaria ed essermi addentrata nei più piccoli meandri delle cellule che costituiscono il nostro corpo, ho apprezzato la visione d’insieme della Naturopatia. Tuttavia, condivido solo in parte l’insegnamento che ho ricevuto, essenzialmente il metodo e le pratiche di igiene naturale che affondano le loro radici nell’antica medicina ippocratica. Questa formazione ha avuto soprattutto il merito di consolidare la comprensione che esiste una netta distinzione tra un approccio sintomatico alla salute e un approccio di “terreno”, che tenga in considerazione l’unicità di ogni persona. Sebbene essi possano completarsi mutualmente, quando si opera in termini di prevenzione oppure qualora si voglia agire sulle cause profonde di un disagio, ci si dovrebbe prevalentemente focalizzare sul secondo, ovvero su un’azione volta a ristabilire il naturale equilibrio dell’organismo.
Durante questo variegato cammino ho approfondito ciò che concerne la nutrizione umana, sia in condizioni fisiologiche che patologiche. Seguo costantemente corsi e scuole di aggiornamento poiché nuove scoperte in questo campo si susseguono rapidamente. È ormai evidente che una scorretta alimentazione prolungata nel tempo sia uno dei fattori che favoriscono l’insorgenza di malattie più o meno gravi.
Aiutare le persone a trovare un regime alimentare che risponda ai bisogni individuali, rispetti la fisiologia dell’essere umano e il ritmo di vita proprio a ciascuno, è uno degli obiettivi principali del mio lavoro di Biologa Nutrizionista. Si tratta tuttavia di un metodo multidisciplinare che include altri utili strumenti: integrazione mirata, fitoterapia, idroterapia ed esercizio fisico.
Spero in un futuro in cui la tendenza riduzionista e meccanicistica della scienza moderna, in particolare in campo biologico e medico, sia integrata da una visione più completa, che non si riduca alla cura del sintomo e a concepire l’uomo come una sorta di macchina priva di anima.
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