Ti va un gelato? Un vero gelato artigianale?

Come preparare un gelato artigianale

Molte persone mi chiedono: “Ma un gelato ogni tanto si può mangiare?”. Penso che dipenda dal destinatario, dalle sue condizioni di salute e dal tipo di gelato.

 

Se non ci sono problemi di salute (per esempio diabete o altre patologie che richiedono una particolare attenzione al consumo di zuccheri), come si fa a rinunciare ad un buon gelato ogni tanto in estate? È una privazione difficile da imporsi, soprattutto in Italia e forse non è nemmeno necessaria. Però è anche vero che c’è gelato e gelato e vale la pena spendere un po’ di tempo per informarsi prima di scegliere come e dove gustarlo.

 

Se si hanno tempo e voglia la soluzione migliore è prepararlo da soli. Sotto, per esempio, vi sono due ricette facili da realizzare e personalizzabili a piacere. Se invece lo si acquista in gelateria sarebbe bene avere un po’ di documentazione sul metodo e sui prodotti utilizzati. Molte gelaterie propongono gelato artigianale, al che il pensiero corre subito ad ingredienti freschi e di prima qualità ma non sempre è così. In realtà, spesso si tratta di preparati liofilizzati a lunga conservazione che includono l’impiego di coloranti artificiali, aromi, emulsionanti e grassi vegetali idrogenati. A volte vengono poi mescolati con alcuni ingredienti freschi.

 

Il vero gelato artigianale è realizzato a partire da soli ingredienti freschi, senza aggiunta di altro. Per fare un esempio di cosa si intende per vere gelaterie artigianali ne ho selezionate alcune che ho sperimentato e che, a mio avviso, rispondono ai requisiti di qualità e affidabilità ai quali ho accennato sopra. Tra l’altro, oltre ai gusti tradizionali ne propongono altri adatti a persone che seguono diete particolari, come celiaci, vegetariani e vegani.

 

Gelaterie Grom: una catena di gelaterie artigianali sparse in varie località italiane ed estere.

 

Capolinea cremeria artigianale creativa: a Reggio Emilia, un luogo fuori dal tempo che produce gelati e non solo utilizzando materie prime locali, stagionali e di prima qualità.

 

Ciacco Lab: a Parma, una gelateria che ha forti connessioni con i produttori locali e una breve lista di ingredienti selezionati. Come dice il nome, è anche un laboratorio sperimentale, propone infatti abbinamenti innovativi che oltre alla golosità stuzzicano la curiosità.

 

Puro & Bio: è una catena di gelaterie artigianali nata in Romagna. Propone ottimi gelati biologici con un’ampia varietà di gusti, anche vegani.

 

Infine, ecco due ricette a base di frutta e grassi sani, senza latte, uova e zucchero aggiunto.

 

Gelato al cacao

Ingredienti
1 banana
5 datteri disidratati
1 cucchiaio di crema di mandorle (unico ingrediente: mandorle)
2 cucchiaini da caffè di cacao amaro
alcuni cucchiai di latte di mandorla se necessari

 

Tagliare la banana a rondelle, disporle su un piatto ricoperto di carta da forno e metterle in congelatore per alcune ore. Una volta congelate si possono conservare in un sacchetto da riporre in congelatore per occupare meno spazio. L’operazione di congelamento prima di metterle nel sacchetto evita che si incollino l’una all’altra.

 

Reidratare i datteri in acqua per alcune ore. Scolare e tenere da parte i datteri.

 

Estrarre le rondelle di banana dal congelatore, aspettare qualche minuto e frullarle in un mixer insieme agli altri ingredienti. Aggiungere qualche cucchiaio di latte di mandorla fino ad ottenere il grado di cremosità desiderato.

 

Al posto del cacao si può usare la polvere di carruba oppure un cucchiaino di vaniglia essiccata e tritata per avere una crema “bianca”.

 

Gelato all’albicocca

Ingredienti
1 banana
4-5 albicocche
2 cucchiai di crema di cocco (unico ingrediente: cocco)
latte di cocco o altro latte vegetale se necessario

 

Tagliare la banana a rondelle, disporle su un piatto ricoperto di carta da forno e metterle in congelatore per alcune ore.

 

Estrarre le rondelle di banana dal congelatore, aspettare qualche minuto e frullarle in un mixer insieme agli altri ingredienti. Aggiungere qualche cucchiaio di latte di mandorla fino ad ottenere il grado di cremosità desiderato.

 

In questo tipo di “gelato”, la cremosità è data dalla banana congelata e frullata ed è accentuata dalla presenza di un grasso (crema di mandorle e crema di cocco in queste due versioni).

 

Per variare i gusti si possono utilizzare altri tipi di frutta da unire alla banana, altri frutti oleosi al posto delle mandorle (noci, nocciole, eccetera), spezie e erbe aromatiche (menta, lavanda, eccetera) a piacere.

 

Se avanza del gelato si può congelare ma si dovrà frullare di nuovo una volta estratto dal congelatore per ottenere una buona cremosità.

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