Risolvere naturalmente i disturbi del sonno

Risolvere naturalmente i disturbi del sonno

In un precedente articolo ho parlato di alcune idee da rivedere riguardo al sonno, un processo molto strutturato che si ripete in maniera pressoché identica ogni notte.

 

Una notte di sonno comprende più cicli di durata variabile (in genere compresa tra 80 e 120 minuti). All’interno di ogni ciclo si susseguono diverse fasi, l’ultima delle quali è il sonno paradossale, o REM (rapid eye movement), importante per il buon funzionamento del cervello, in particolare della memoria. Alcuni studi indicano che se questa fase è sistematicamente accorciata (relativamente al periodo ottimale, che è soggettivo) può aumentare il rischio di sviluppare malattie che compromettono la corretta funzionalità cerebrale.

 

Si stima che almeno il 20% della popolazione soffra di disturbi del sonno, una percentuale che purtroppo sembra destinata ad aumentare. Oltre all’insonnia vera e propria, ci possono essere altri problemi, come l’apnea del sonno, una fonte di stress intenso per il cuore e il cervello, la sindrome delle gambe senza riposo e così via.

 

Questi problemi meritano attenzione perché durante il periodo di riposo notturno avvengono processi fondamentali per il nostro benessere psico-fisico, quindi è importante che quel tempo, al quale dedichiamo circa un terzo della nostra vita, sia speso bene, dando al corpo una reale occasione di rigenerazione.

 

Per rispondere ai crescenti problemi d’insonnia, all’inizio del secolo scorso l’industria farmaceutica ha inventato i barbiturici. Purtroppo si sono rivelati talmente efficaci che non si limitavano a favorire l’addormentamento, ma addirittura provocavano una sorta di coma, accompagnato da ipotermia e insufficienza respiratoria. Per questo sono stati abbandonati e sono stati sostituiti dalle benzodiazepine. Si pensava fosse un miglioramento, invece non è proprio così perché anch’esse non sono prive di effetti collaterali, come un abbassamento dello stato di vigilanza. Inoltre, alcuni studi mostrano una correlazione tra un uso prolungato di questi sonniferi e l’insorgenza di Alzheimer, anche a distanza di anni. Ragioni in più quindi per cercare di avere o ritrovare un buon sonno senza ricorrere alla chimica, ma agendo sul proprio stile di vita.

 

Come ho già accennato, ciò che veramente indica se una persona gode di un sonno di qualità è come si sente la mattina. Ci si alza facilmente? Si ha energia, forza e lucidità durante la giornata? Se non è così, se si fa fatica anche solo al pensiero di uscire dal letto, è probabile che ci sia qualcosa da rivedere nel proprio stile di vita.

 

Queste sono alcune idee generali che possono essere di aiuto per affrontare i disturbi del sonno, almeno in un primo momento, senza dimenticare però che si tratta di rimedi ai quali andrebbe affiancata un’approfondita analisi individuale per risalire alle cause del disagio, che possono essere le più diverse, da quelle fisiche a quelle di carattere psico-emotivo.

 

  • Cercare di cenare presto, facendo un pasto leggero e frugale. Prestare comunque attenzione all’equilibrio alimentare complessivo: il susseguirsi di cattive digestioni e una scarsa eliminazione dei prodotti di scarto del metabolismo cellulare possono avere un forte impatto sulla qualità del sonno.

 

  • Ritagliarsi un po’ di tempo per fare una passeggiata dopo cena, soprattutto in estate, quando le giornate sono lunghe.

 

  • Non passare ore davanti alla TV o al computer durante la serata.

 

  • Abbassare le luci almeno due ore prima di coricarti, utilizzando magari una lampada di sale per creare un’atmosfera rilassante e avvolgente.

 

  • Cercare di coricarsi più o meno alla stessa ora ogni giorno, possibilmente presto perché le ore di sonno prima della mezzanotte sono le più importanti ai fini del recupero delle forze.

 

  • Creare dei rituali da ripetere ogni sera, per esempio: prendere una tisana sempre alla stessa ora, regalarsi un pediluvio caldo mentre ci si riposa sul divano o farsi fare un massaggio da una persona vicina.

 

  • Approfittare delle numerose piante che rilassano il sistema nervoso, da sole o, ancora meglio, opportunamente combinate: valeriana, camomilla, passiflora…

 

  • Evitare di leggere cose complicate o di fare altre attività che stimolano troppo la mente la sera.

 

  • Concedersi ogni tanto un bagno caldo la sera, purché sia almeno un’ora prima di andare a letto o prima di cena (che in questo caso dovrà essere molto leggera).

 

  • Abituarsi ad usare oli essenziali che favoriscono il rilassamento, come lavanda, fiori d’arancio, pino mugo e altri ancora. Se ne possono mettere alcune gocce sul cuscino, aggiungere all’acqua del bagno o ancora vaporizzare nell’ambiente utilizzando un apposito diffusore.

 

  • Cercare di vuotare la mente la sera decidendo di mettere da parte le preoccupazioni per alcune ore, fino al mattino successivo!

 

  • Trovare almeno tre cose belle successe in quella giornata (anche molto semplici) e ringrazia la vita per questo.

 

  • Pregare prima di coricarsi: sebbene lo abbia lasciato come ultimo punto è il più importante.
2 Commenti
  • gloria

    21 Febbraio 2018 at 22:02 Rispondi

    Un bell’articolo, interessante. Negli ultimi anni ho fatto sempre più fatica a prendere sonno, a rilassarmi, ora che ho iniziato a fare yoga le cose vanno un pò meglio, la sera accendo un diffusore con olio essenziale di lavanda e leggo un libro leggero, prendo sonno molto velocemente e dormo bene, anche se la mattina faccio sempre fatica ad alzarmi.
    Gloria

    • Simona Grossi

      22 Febbraio 2018 at 9:10 Rispondi

      Ciao Gloria,
      ti ringrazio tanto per il tuo apprezzamento. Complimenti per i cambiamenti che hai messo in pratica, sono tre ottime abitudini! Lo yoga è una pratica meravigliosa che rilassa mente e corpo, anche a me piace moltissimo. Va benissimo poi vaporizzare gli oli essenziali negli ambienti di casa, aiutano a distendersi preparando gradualmente il corpo al momento del sonno, che così arriva naturalmente. Se ora ti addormenti facilmente e senti di dormire meglio e più profondamente di prima, è probabile che la stanchezza che avverti al mattino non dipenda dalla mancanza di riposo. In realtà, se poi scompare durante il giorno e tu ti senti piena di forza e di energia direi che non c’è nulla di cui preoccuparti, a parte il disagio di alzarti. Se invece il senso di stanchezza persiste senza che tu compia grossi sforzi fisici o mentali (nel qual caso sarebbe giustificata), si dovrebbero indagare altre possibili cause, magari iniziando con un semplice esame del sangue per controllare alcuni valori e rivedendo il tuo stile di vita. L’arrivo della bella stagione dovrebbe comunque aiutarti perché stando di più al sole, all’aria aperta e muovendosi di più l’organismo rinvigorisce e ritrova in genere un ritmo di vita più fisiologico. Un abbraccio.

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